Ricordate il caso che sollevai circa l'irregolare affidamento di un incarico legale da parte dell'Amministrazione? Ebbene ho avuto ragione su tutta la linea e su diversi fronti, ultimo il TAR Campania che, accogliendo il ricorso presentato da un concorrente escluso, ha confermato le perplessità da me sollevate e rimaste purtroppo inascolatate dall'Amministrazione di Meta. Ripartiamo dal post che ho pubblicato il 15 marzo scorso per fare mente locale: il bando per l'affidamento di un incarico professionale a un avvocato esperto in diritto civile per la difesa del Comune innanzi al Giudice di Pace avverso le caselle esattoriali di Equitalia per contravvenzioni stradali.
Inascoltate le mie contestazioni sull'irritualità delle procedure, mi sono dovuta rivolgere al Prefetto, al Difensore Civico Regionale, all'ANAC e anche alla Procura della Repubblica. L'avv. Michele Aiello ha invece impugnato innanzi al TAR della Campania gli atti amministrativi con cui veniva assegnato l'incarico professionale all'Avv. Maria Cuomo. Con ciò ottenendo in primis la sospensione degli atti impugnati (24 maggio 2017) e infine nell'udienza dell'11 ottobre scorso la causa passava a decisione con compensazione delle spese tra le parti in considerazione del fatto che nel frattempo il Comune aveva revocato l'incarico alla Cuomo per assegnarlo ad Aiello.
Insomma i rilievi mossi dalla sottoscritta all'operato dell'Amministrazione circa la regolarità delle procedure osservate se fossero stati tenuti nella debita considerazione avrebbero evitato questo epilogo della vicenda che ha prodotto anche un danno economico al Comune che ha dovuto pagare le spese del contributo unificato.
Restando in tema di contenzioso legale e di incarichi professionali richiamo la determina N°434/2017 assunta dalla Responsabile del Settore, Elena Russo, con cui viene affidato direttamento un incarico di consulenza e assistenza legale della durata di un anno allo studio degli Avvocati Salvatore Prisco e Domenicoantonio Siniscalchi per un corrispettivo di € 17.000,00. Ciò sul presupposto della convenienza dell'offerta per l'Ente in virtù del fatto che gli stessi legali per il biennio precedente (scaduto a settembre scorso) hanno percepito un compenso di 50mila euro.
La mancata evidenza pubblica di tale avviso di fatto ha escluso altri legali potenzialmente interessati a concorrere per tale affidamento professionale, concretizzandosi di fatto un ingiusto privilegio a vantaggio dei legali Prisco-Siniscalchi cui si rivolge con criteri preferenziali l'Amministrazione.
Se si considera che la riforma dell'ordinamento professionale degli Avvocati ha introdotto il principio della continuità professionale quale condizione per la maturazione del diritto pensionistico altrimenti sospeso al di sotto del raggiungimento di una determinata soglia di reddito, è più che legittimo per i legali avere pari chance di accesso a opportunità lavorative altrimenti inibite da tali modalità di scelte poste in essere dall'Amministrazione di Meta. Tutto ciò evidenzia il persistere di quelle che voglio definire "criticità" nella corrente gestione amministrativa su temi molto delicati e di pubblico interesse che vanno assolutamente salvaguardati.
Inascoltate le mie contestazioni sull'irritualità delle procedure, mi sono dovuta rivolgere al Prefetto, al Difensore Civico Regionale, all'ANAC e anche alla Procura della Repubblica. L'avv. Michele Aiello ha invece impugnato innanzi al TAR della Campania gli atti amministrativi con cui veniva assegnato l'incarico professionale all'Avv. Maria Cuomo. Con ciò ottenendo in primis la sospensione degli atti impugnati (24 maggio 2017) e infine nell'udienza dell'11 ottobre scorso la causa passava a decisione con compensazione delle spese tra le parti in considerazione del fatto che nel frattempo il Comune aveva revocato l'incarico alla Cuomo per assegnarlo ad Aiello.
Insomma i rilievi mossi dalla sottoscritta all'operato dell'Amministrazione circa la regolarità delle procedure osservate se fossero stati tenuti nella debita considerazione avrebbero evitato questo epilogo della vicenda che ha prodotto anche un danno economico al Comune che ha dovuto pagare le spese del contributo unificato.
Restando in tema di contenzioso legale e di incarichi professionali richiamo la determina N°434/2017 assunta dalla Responsabile del Settore, Elena Russo, con cui viene affidato direttamento un incarico di consulenza e assistenza legale della durata di un anno allo studio degli Avvocati Salvatore Prisco e Domenicoantonio Siniscalchi per un corrispettivo di € 17.000,00. Ciò sul presupposto della convenienza dell'offerta per l'Ente in virtù del fatto che gli stessi legali per il biennio precedente (scaduto a settembre scorso) hanno percepito un compenso di 50mila euro.
La mancata evidenza pubblica di tale avviso di fatto ha escluso altri legali potenzialmente interessati a concorrere per tale affidamento professionale, concretizzandosi di fatto un ingiusto privilegio a vantaggio dei legali Prisco-Siniscalchi cui si rivolge con criteri preferenziali l'Amministrazione.
Se si considera che la riforma dell'ordinamento professionale degli Avvocati ha introdotto il principio della continuità professionale quale condizione per la maturazione del diritto pensionistico altrimenti sospeso al di sotto del raggiungimento di una determinata soglia di reddito, è più che legittimo per i legali avere pari chance di accesso a opportunità lavorative altrimenti inibite da tali modalità di scelte poste in essere dall'Amministrazione di Meta. Tutto ciò evidenzia il persistere di quelle che voglio definire "criticità" nella corrente gestione amministrativa su temi molto delicati e di pubblico interesse che vanno assolutamente salvaguardati.
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