L’altro ieri in Consiglio Comunale il Presidente ha dato lettura della mia comunicazione con la quale ho rinunciato alla costituzione del Gruppo Consiliare del PD e anche all’adesione al partito come avevo annunciato nel mio post del 29 agosto scorso a seguito dell’apertura del tesseramento e avendo avuto modo di condividere il percorso politico-amministrativo tracciato dal segretario del PD Paolo Trapani con l’obiettivo primario di dare una voce ufficiale a questo partito in consiglio comunale.
Un’esigenza legittima e anche coerente rispetto alle scelte a suo tempo operate dal PD di Meta di candidarsi alle elezioni nella lista di Antonella Viggiano e quindi in alternativa a Tito.
Un’esigenza legittima e anche coerente rispetto alle scelte a suo tempo operate dal PD di Meta di candidarsi alle elezioni nella lista di Antonella Viggiano e quindi in alternativa a Tito.
E’ superfluo ritornare sulle ragioni che mi hanno portato a rendermi indipendente dalla maggioranza perché sono ampiamente note. Piuttosto ho il dovere di spiegare perché poi ho ritenuto di non dover dar più seguito all'adesione al PD in modo che non si generino equivoci e soprattutto non si dia adito a speculazioni infondate.
Dopo l'apertura della crisi amministrativa da parte di Tito non c’è stato alcun formale riscontro alla disponibilità rappresentata dal PD di intraprendere un percorso nuovo utile a rilanciare l’azione comunale considerata dallo stesso sindaco insufficiente. Quindi la seconda motivazione che mi aveva spinto a fare questo passo trovava una ragione nell’opportunità di accantonare il passato e inaugurare una nuova stagione per Meta che vedesse protagonista anche il PD che resta la sola forza politica organizzata presente e attiva a Meta.
La decisione del Sindaco di “snobbare” l’iniziativa del PD e di ricostituire così com’era la Giunta con l’ennesima girandola di deleghe ha praticamente disconosciuta l’azione del PD con un atto politicamente arrogante.
Dopo l'apertura della crisi amministrativa da parte di Tito non c’è stato alcun formale riscontro alla disponibilità rappresentata dal PD di intraprendere un percorso nuovo utile a rilanciare l’azione comunale considerata dallo stesso sindaco insufficiente. Quindi la seconda motivazione che mi aveva spinto a fare questo passo trovava una ragione nell’opportunità di accantonare il passato e inaugurare una nuova stagione per Meta che vedesse protagonista anche il PD che resta la sola forza politica organizzata presente e attiva a Meta.
La decisione del Sindaco di “snobbare” l’iniziativa del PD e di ricostituire così com’era la Giunta con l’ennesima girandola di deleghe ha praticamente disconosciuta l’azione del PD con un atto politicamente arrogante.
E, come se nulla fosse, sindaco, vice sindaco e altri tre consiglieri si sono venuti a iscrivere al PD nell’ultimo giorno utile pubblicizzando sulla stampa pesanti critiche all’indirizzo dell’operato del Segretario Trapani, circostanza che giudico politicamente offensiva se l’intento era veramente quello di intraprendere un percorso nuovo! E con quali motivi, poi, questi amministratori hanno aderito al PD nessuno lo sa, mentre ho avvertito forte la sensazione di ritrovarmi non solo nello stesso contesto dal quale ero uscita, ma con l’aggravante di un’amministrazione che mette letteralmente le mani sul partito con l’intento evidente di condizionarne l’iniziativa futura.
Sono finita, come si suol dire, dalla padella nella brace dopo aver lavorato con umiltà e tenacia per rappresentare quella parte di Meta che ha avuto fiducia nel mio operato e crede che si debba svolgere un’azione di vigilanza e di proposta alternativa per dare soluzione ai tanti problemi della nostra cittadina.
Sono finita, come si suol dire, dalla padella nella brace dopo aver lavorato con umiltà e tenacia per rappresentare quella parte di Meta che ha avuto fiducia nel mio operato e crede che si debba svolgere un’azione di vigilanza e di proposta alternativa per dare soluzione ai tanti problemi della nostra cittadina.
Nel momento in cui è apparso chiaro che l’operazione di Tito&compagnia era semplicemente dettata dall’intento di soffocare anche l’iniziativa autonoma del PD ho rappresentato al segretario Trapani tutto il mio disagio a dover svolgere il mio mandato in tale contesto e gli ho gentilmente chiesto di revocare la mia adesione al PD ancor prima che il tesseramento si chiudesse formalmente, togliendo così tutti dal disagio di una convivenza amministrativa che ritengo improponibile, come sanno ampiamente Trapani e lo stesso Direttivo PD, non essendo stati mai rimossi o risolti i tanti problemi (non personali, ma amministrativi), che hanno generato la conflittualità tra il Sindaco e la sua squadra con la sottoscritta.
Ringrazio Trapani e il Direttivo per aver avuto fiducia nella mia persona e nella mia iniziativa che, almeno spero, servirà a indurre finalmente il Sindaco e i suoi supporter a costituirsi loro gruppo consiliare del PD cercando di trovare un comune denominatore con la direzione politica del loro partito. Praticamente esco da questa esperienza senza aver avuto il tempo di diventare un’iscritta al PD (ho formalizzato al Segretario il 23 settembre la mia rinuncia) per cui vado avanti per la strada intrapresa con la stessa carica e la stessa voglia di contribuire, senza alcun pregiudizio verso chicchessia, alla crescita di Meta nel solo interesse dei tanti Concittadini che continuano a incoraggiarmi apprezzando il lavoro che svolgo con spirito di sacrificio, ma anche tanta voglio di dare dimostrare che è possibile cambiare qualcosa con la buona volontà, con l’entusiasmo e con l’impegno disinteressato.
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