"ropp’arrubbata, facetter ‘e porte ‘e fierro". E' il caso del Comune di Meta che prima fa installare alcune antenne per il potenzimaneto dei servizi telefonici senza un'adeguata istruttoria tecnica e poi, a seguito delle proteste dei Cittadini e dell'iniziativa che ho assunto con atti formali, revoca un'autorizzazione e quindi "scopre" l'esistenza di una problematica relativa all'inquinamento elettromagnetico. Così Diego Savarese, responsabile del 2°settore, ha affidato un incarico alla società Tesem Srl di Sant'Agnello per individuare e caratterizzare le principali sorgenti elettromagnetiche e a microoonde operanti sul territorio comunale.
Vuol dire che le proteste dei Cittadini e la mia denuncia erano legittime e che l'iter precedentemente seguito per autorizzare l'installazione delle antenne era imperfetto. Infatti ho evidenziato la necessità che il Comune disponesse di un "piano antenne" per autorizzarne l'installazione, ma, come sempre, nessuno si premura di riscontrare gli atti ispettivi. Nelle more che sarà espletata l'indagine sull'inquinamento elettromagnetico è legittimo sollecitare l'Amministrazione, Sindaco e Ufficio preposto, affinchè rendano note a chi appartengono le antenne e dove vanno a essere collocate. Inoltre se un'antenna è già stata rimossa, vorremmo conoscere di quale antenna si tratta e perchè è stata rimossa se per il Comune prima era tutto regolare! C'è un obbligo di trasparenza in più da rispettare quando certe scelte investono questioni che riguardano la tutela della salute pubblica per cui auspico che chi di dovere esaudisca a stretto giro le mie richieste fornendo esaustive spiegazioni.
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