Ho letto la nota che i tre colleghi Consiglieri di "Meta Comune" hanno inviato al direttore di Politica in Penisola in riferimento a un post in cui si criticava il comportamento tenuto dell'Opposizione nel consiglio comunale di venerdì scorso per non aver espresso alcuna opinione sui gravi fatti accaduti nel nostro Comune.
Non è mia abitudine alimentare polemiche fine a sè stesse o strumentalizzare fatti e persone, ma gli espliciti riferimenti alla mia persona da parte di Antonella Viggiano, Laura Attardi e Francesco Pane richiedono da parte mia qualche precisazione. Non citare esplicitamente il mio nome è solo un sotterfugio che non si addice a chi ha la pretesa di far politica in modo chiaro rispetto ai Cittadini.
Certamente la mia esperienza amministrativa non è datata come quella della collega Viggiano le cui iniziative e quelle del suo gruppo, dal mio punto di vista, hanno avuto scarso o nessun riscontro in Consiglio Comunale come lo si può ricavare dai verbali delle sedute.
Al contrario della Viggiano io non posso vantare anni di esperienza amministrativa essendo stata eletta per la prima volta nel 2014. Quello che però è certo è che, nella mia pur breve attività di assessore, non ho rinunciato a svolgere un'azione critica al punto che il Sindaco mi ha estromesso dalla Giunta.
La scelta di passare all'Opposizione - legittima e per nulla inusuale a tutti i livelli - è scaturita dall'esplicita volontà del mio gruppo consiliare di estraniarmi da qualsiasi momento di confronto e decisionale per cui la mia è stata una decisione quasi obbligata.
In questo lasso di tempo ho fatto un'opposizione sui contenuti dell'azione amministrativa, sugli atti prodotti dalla Giunta e dal Consiglio come lo si può rilevare dagli atti, dalle cronache giornalistiche, da questo mio blog e subito dopo la mia esclusione dalla Giunta mi sono fatta promotrice del rispetto delle quote rosa nonostante non avessi alcun diretto interesse sulla questione: l'ho fatto per far rispettare la legge e le prerogative delle donne.
Dovrei ricordare ai Colleghi di "Meta Comune" tutte le questioni che ho sollevato formalmente rivolgendomi agli Uffici, ancor prima che al Sindaco, senza mai ottenere i dovuti riscontri, circostanza che giudico piuttosto grave visto che mi sono sempre occupata di problemi di generale interesse, non già di questioni personali!
Per tutte voglio ricordare la situazione di "Ponte Vecchio" dove, a dispetto di quanto deliberato a seguito delle mie sollecitazioni e iniziative, permane una situazione critica per la pubblica sicurezza di cui nessuno sembra volersi far carico!
Ho rilevato situazioni di palesi conflitti d'interesse in capo ad alcuni amministratori, circostanza che pregiudica il corretto esercizio dell'azione di governo e l'ho fatto da sola e su atti formali che tutti possono consultare, tanto più l'Opposizione che dovrebbe vigilare e contrastare queste situazioni.
Più volte ho denunciato il ricorso frequente alla trattativa privata, la mancanza di un albo per l'affidamento degli incarichi professionali e così via. Tutte questioni che rivestono un'importanza fondamentale se si vuole assicurare una trasparente gestione della cosa pubblica.
Non mi si può addebitare alcun intento speculativo sulle vicende giudiziarie del Sindaco non fosse altro che per il lavoro che faccio conosco bene procedure e circostanze per cui sono l'ultima persona cui si può addebitare una strumentalizzazione dei fatti giudiziari.
Sul piano politico però ho detto la mia già prima del Consiglio comunale allorquando ho rivolto un pubblico invito al Sindaco a rassegnare le dimissioni e al Consiglio di autosciogliersi perchè ritengo pregiudicato il prosieguo di questa consiliatura per tutto quanto accaduto e per le tante situazioni che rilevo nell'esercizio della mia attività di consigliere.
A un certo punto bisogna convincersi che i nostri destini non possono influire e quindi condizionare la pubblica amministrazione dovendone tutti noi dar conto ai Cittadini a prescindere dal ruolo che svolgiamo, sia esso di maggioranza o di minoranza.
Oggi Meta ha bisogno di un cambio di passo e non essendo avvinghiata alla poltrona ho solo la preoccupazione di avviare un processo di rinascita amministrativa nell'interesse esclusivo dei miei Concittadini verso i quali abbiamo il dovere dell'onestà intelletuale ancor prima che politica!
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