E' stato convocato per lunedì 19 dicembre 2016, alle ore 12, una seduta del Consiglio Comunale che presenta all'ordine del giorno molto argomenti interessanti che meriterebbero tutti un ampio approfondimento. In particolare, però, voglio soffermarmi sul punto 4 e cioè: "Convenzione ai sensi dell'art.30 del D. Lgs. n°267/00 e ss. mm. ii., per la costituzione di un'azienda speciale consortile per la gestione dei servizi alla persona, denominata "Penisola Sorrentina" (a.s.p.s.), e statuto dell'azienda speciale per la gestione dei servizi alla persona, ai sensi degli articoli 31 e 114 del D. Lgs. 267/00 e ss. mm. ii. - Approvazione".
Si tratta di un argomento su cui si sta discutendo da mesi tra i Sindaci della Penisola Sorrentina impegnati nella ricerca di una soluzione ottimale per la gestione dei servizi sociali. Allo stato i Sindaci sembrano orientati a costituire un'Azienda Speciale che, praticamente, esternalizza la gestione di questo importante servizio che muove decine di milioni di euro l'anno attraverso un sistema che si tenta sempre più di sottrarre al controllo diretto dei Comuni. Mi preme sottolineare che ho sollevato il problema sulla scarsa o nulla convenienza dei Comuni a costituire questa società che, apparentemente, razionalizza la gestione del servizio, mentre in realtà fa lievitare in modo consistente i costi e rischia di pregiudicare i già precari equilibri delle Amministrazioni coinvolte col rischio di metterle totalmente fuori gioco. Stamattina sul settimanale Agorà ho letto l'intervista del dott. Arturo Manganaro, dirigente del Comune di Vico Equense con competenza in materia di politiche sociali. Le sue considerazioni tecniche sono praticamente ineccepibili per cui auspico che da parte di tutri i Comuni si sappia esercitare quell'esercizio critico per salvaguardare interessi collettivi che rischiano invece di essere pregiudicati dagli interessi della politica.
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