giovedì 29 giugno 2017

Il Sindaco Tito ci spieghi il senso della sua "denuncia su facebook"

Sono rimasta piuttosto sconcertata nel leggere il post che il Sindaco Giuseppe Tito ha pubblicato su facebook denunciando presunte azioni condotte ai danni dei suoi familiari quale diretta conseguenza del suo impegno politico e di amministratore pubblico a Meta. Il Sindaco lascia intendere che ci siano anche dei mandanti dietro presunte iniziative che si stanno ripercuotendo negativamente sulla sua famiglia che sarebbe quindi vittima di pressioni, ritorsioni o di qualunque altra azione che ne pregiudica la libertà e la serenità.

Insomma il messaggio che Tito ha voluto lanciare non può essere lasciato cadere nel vuoto, anche perchè ha messo in moto una "catena di solidarietà civica" sicuramente apprezzabile, ma che dovrebbe fondarsi sulla conoscenza della realtà e non su una semplice, enigmatica asserzione del Sindaco cui aderire fideisticamente. Questo anche per poterci consapevolmente associare nell'esprimergli solidarietà se effettivamente trattasi di nefandezze poste in essere conto i suoi familiari. 
Scrivo queste parole senza alcun intento polemico, sia chiaro, ma perchè tanta gente mi ha chiesto di sapere a che cosa si riferisce il Sindaco con la sua pubblica dichiarazione. Non credo si riferisca alla vicenda dell'Hotel Giosuè a Mare, perchè come per qualunque altro Cittadino, è stato promosso un accertamento in materia urbanistica rilevandosi delle irregolarità! 

Non so se il Sindaco si riferisca ad altre questioni connesse alla sua vicenda giudiziaria, visto che non possono esserci connessioni dirette con i suoi familiari. Dopotutto appena qualche giorno fa ha inondato il suo profilo facebook con le foto sue e della moglie scatenando altrettanta, meritata e gioiosa simpatia tra i suoi sostenitori. Per questo il mistero si infittisce e credo abbia il dovere come Sindaco di dare le dovute spiegazioni sul caso liberando così il campo da possibili equivoci e fraintendimenti che sicuramente non contribuiscono a rendere più trasparente questa delicatissima stagione politica metese.

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